Come gli spot pubblicitari in Radio e TV influenzano le campagne Adwords e Facebook Ads
Uno spot pubblicitario ben fatto è sicuramente capace di stimolare i cosiddetti micro-momenti del marketing online che in termini di business riescono a dare “belle soddisfazioni”.
Per micro-momenti intendiamo le ricerche e le azioni fatte online in risposta ad uno stimolo esterno e non per soddisfare un bisogno del momento. Ne sono un esempio proprio le campagne pubblicitarie in Radio e Tv quando inducono l’utente a cercare online maggiori informazioni su un brand o un prodotto in risposta allo spot pubblicitario appena visto o sentito.
Secondo uno studio di Google (Google Consumer Surveys) più del 60% dei possessori di smartphone, utilizzano questo dispositivo per informarsi riguardo qualcosa che hanno visto in uno spot TV.
Analizziamo un caso reale, e cioè come è cambiato il comportamento e la risposta degli utenti alle campagne online quando un nostro cliente ha attivato una pubblicità radiofonica.
Tipologia di ricerche
Le campagne radiotelevisive hanno lo scopo di incrementare la conoscenza del brand e di suscitare curiosità sul prodotto o servizio. Le aspettative sono state verificate, infatti le ricerche “brand” e cioè quelle ricerche che includevano nella keyphrase il nome del brand (anche scritto in maniera errata) sono aumentate del 10%.
Device e orari di accesso
In un’attività di marketing di questo genere è importantissimo, per valutare l’incidenza dei micro-momenti, prestare attenzione alla distribuzione oraria degli accessi e ai device utilizzati dagli utenti.
Nel nostro caso abbiamo assistito ad una perfetta “corrispondenza” tra aspettative e analisi consuntiva. Gli accessi al sito attraverso le campagne che “richiamavano” quella radiotelevisiva sono aumentati nelle fasce orarie in cui andava in onda lo spot e i device utilizzati dagli utenti erano principalmente computer desktop fino alle 18 (orario di ufficio in cui gli utenti probabilmente ascoltavano la radio) mentre diventavano maggiormante tablet e smatphone dopo le 18.
Conversioni
A riprova che le ricerche in chiave brand, derivanti dalla sollecitazione attraverso radio e tv, erano mirate e legate ad un bisogno già “innescato”, le conversioni di tali accessi sono state nettamente superiori a quelle medie sullo stesso tipo di keywords, mentre sono immediatamente ritornate ai valori standard non appena è finita tale campagna.
Concludendo, sicuramente testare diversi mezzi pubblicitari da benefici al brand ed alle conversioni, ma è essenziale come sempre misurare, misurare e misurare il rendimento. Una campagna del genere, con spot radiofonici e televisivi, non avrebbe ottenuto gli stessi frutti se non fosse stata supportata da un’adeguata copertura sulle chiavi brand attraverso i principali canali pubblicitari online.
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